La polemica blog versus Facebook divampa a tutti i livelli. Contribuisco nel mio piccolo per testimoniare che FB in effetti è un po’ fagocitante. Ti risucchia contando sulla sua potenza impressionante. Ti fa materializzare davanti gente che davi per morta e crea confidenze e intimità che non ti saresti mai sognato (e che, pensandoci bene, non volevi neppure). Ma soprattutto ti dà la sensazione di essere potente a tua volta. Di poter lasciare un segno di te nell’anonimato della rete. Poco fa ho creato un gruppo su Facebook e ho anche indetto (? si dice così?) un evento. Il gruppo in cinque minuti scarsi ha già cinque membri. Capite che una che è abituata a collezionare, se va bene, tre commenti per post potrebbe montarsi la testa… Ma non vi lascerò, miei fedeli lettori. Contateci.
Yeni Belqis 
Ci mancherebbe altro !!!
Un abbraccio da Giusi.
siccome sono troppo web 2.0 su feisbuc mi ci sono iscritta pure io 😀
però:
a. ti dovessi dire, lo trovo noiosetto assai;
b. non ho ritrovato nessuno, e l’unico che ha trovato me è il mio compagno di scuola un po’ fascio, che me l’ero pure un po’ scordato: son passati gli anni e vedendolo iscritto contemporaneamente al gruppo di supporto a saviano e quello “+rum -rom” posso dire che scemo era e scemo è rimasto;
c. feisbuc mi dà l’impressione di essere un po’ un pollo in batteria dove un ipotetico (?) grande fratello può controllare cosa facciamo, che posizioni prendiamo e via discorrendo: perché è vero che abbiamo un blog dove scriviamo ciò che ci succede ma è anche vero che abbiamo l’ausilio del filtro della scrittura quindi, con un minimo di intelligenza e discrezione, la nostra privacy non viene toccata.
insomma, sto feisbuc non è che mi entusiasmi molto, ecco.
Bene!! Non ci abbandonare!! 🙂
Miriam
In teoria, pulc3tta, la privacy non viene toccata neanche in facebook… io decido cosa scrivere, a chi far vedere i miei aggiornamenti e le mie foto e a chi no e chi inserire tra i miei amici e chi no. In verita’ puoi controllare molto meglio chi legge le tue cose su facebook che su un blog pubblico.
zazie
zazie, però è anche vero che sul blog, a meno che non decidiamo altrimenti, noi appariamo con un nick: quindi, ad esempio, per quanto possa scrivere della mia vita privata, comunque chi mi legge mi conosce come pulc3tta e non per nome e cognome.
con facebook, ma questo lo saprai già meglio di me, basta digitare il proprio nome su google per essere nei primissimi risultati di ricerca.
ora, è anche vero come dici tu, che anche su facebook scriviamo quello che vogliamo scrivere, però, intanto, anche chi non abbiamo aggiunto come amico, sa ad esempio i nomi dei nostri amici, e già questo mi sembra abbastanza invadente.
Di facebook trovo triste che ci siano degli utenti con 240 amici se non di più.Non credo che conoscano veramente tutte quelle persone…A me è capitato più volte di essere contattata da utenti che nemmeno conosco e ho rifiutato l’invito. So che dopo un certo numero di amici diventi UTENTE VIP. Io ho i miei miseri 40 “amici”, perlopiù ex colleghi persi di vista (e che mi faceva piacere risentire), ex-compagni di studi all’estero o ex compagni di scuola. Di farmi amica la panettiera sotto casa non ci penso nemmeno.
Ma, almeno nel mio caso, molte delle persone che ho ritrovato non avrei avuto modo di rintracciarle anche se negli anni mi era capitato spesso di pensare a loro.
Onestamente mi da più senso di onnipotenza il tastino IGNORA sulla richiesta di amicizia…;-)
Ehm, io ne ho 161 e in realtà li conosco tutti… Cioè, ci ho incluso anche conoscenze virtuali e amiche di blog. Ma in effetti li conosco davvero e mi pare incredibile che aumentino a questo ritmo.
Anche io li conosco tutti (ho 160 contatti), alcuni, come Belqisbis, sono amici di blog, altri persone con cui ho collaborato per lavoro, ma ho rifiutato le richieste di quelli che non avevo mai sentito nominare, o che mi chiedevano di diventare ‘amici’ solo perche’ abbiamo lo stesso cognome.
pulc3tta: alcuni miei amici usano nick anche su facebook e quando inviano la richiesta per diventare ‘amici’ spiegano chi sono. Non e’ obbligatorio usare il vero nome e cognome.