Sono giorni di tensione spropositata. La notte dormo male, ho caldo, ho freddo, mi agito come una trottola. Cerchiamo di mettere nero su bianco?
1. Odio i progetti europei, i formulari, i partenariati transnazionali (e i partner che un giorno ci sono e il giorno dopo ci ripensano, oppure ti scrivono che sono tanto interessati ma che ci devono pensare, o ancora che pretendono che gli traduci tutto in francese, etc etc).
2. Odio dover essere responsabile del lavoro di altri. Lo devo aver già scritto: nonostante il piglio a prima vista autoritario, come leader faccio schifo. Prendetene atto, please.
3. Odio farmi condizionare così tanto dal lavoro. Ma perché non me ne frego un po’ di più, come fanno molti altri?
E dài, Chiara, confessa. Un altro paio di cosette più personali ci sono pure. Ma non sono proprio capace di scriverle.