Stamattina io e Meryem siamo state in ufficio insieme. A parte il fatto che si sarà presa il colera, visto il lerciume del pavimento, la cosa è andata abbastanza liscia. Ho deciso di essere positiva, per cui censuro le incazzature familiari e lavorative. Quest’anno è andato. Cavoli, che anno. Questa notte saranno passati due anni esatti dalla morte del mio papà. Non avevo mai avuto il culto del Capodanno prima, ma da allora non riesco a non legare le due cose. E’ stata una notte straziante e dolce. Una notte in cui ho creduto davvero in quelle cose extrasensoriali dei telefilm americani. Mia madre aveva avuto il buon senso di non venire al pronto soccorso quella notte. Lo avevamo tenuto a casa finché era possibile, ma alla fine siamo andati al Gemelli. Lo hanno ricoverato alle undici circa e alle quattro è morto. Dicevo che io, quando l’hanno mandato in stanza, sono tornata a casa da mia madre. Dormiva. Io non riuscivo a chiudere occhio. Mi aggiravo per la cucina, tentavo invano di chiamare Nizam in Germania, mi sono fatta anche un bicchiere di Cointreau. Poi mi sono messa a letto accanto a lei. Mancava poco alle quattro. A un certo punto mamma si sveglia di soprassalto, con un grido. La tranquillizzo, ma dopo una manciata di minuti arriva la telefonata di mia sorella. Non riesco a togliermi dalla testa che lei si sia svegliata esattamente mentre lui moriva.
Scusate, il post non è allegro. Per giunta ieri ho finito il libro Patrimonio di Philip Roth, che mi ha richiamato alla mente vividissime le sensazione di quegli ultimi mesi del 2005. Anche questa è vita.
Buona fine e buon principio a tutti.
Come vorrei trovare le parole giuste da dirti …Non le ho…ma ti capisco.
Un abbraccio .
Giusi
Neppure io trovo le parole… Purtroppo anche questa è vita.
Buon 2008 carissima Chiara, un augurio perchè nel nuovo anno non manchino gioia e serenità 🙂
Ti abbraccio cara Chiara.
grazie per aver condiviso con noi questa cosa.
grazie.
e ti abbraccio
panz