Ci vuole calma e sangue freddo

E’ iniziata la scuola media.

Al momento, dopo poco più di una settimana, l’entusiasmo ci sorregge e le premesse paiono buone. Spero di sapervi dire tra qualche mese se e quanto le mie aspettative fossero realistiche.

In realtà quindi non scrivo questo post per dare un contributo alla riflessione sulla qualità dell’istruzione pubblica. Lo scrivo solo per vantarmi di alcuni successi.

  1. A parte una scena isterica la prima mattina di scuola, ho dimostrato una straordinaria calma e compostezza nel far fronte al turbine di cambiamenti che mi ha travolto tipo fiume in piena.
  2. Non ho mai dimenticato le 2 merende, né il pranzo quando serviva (finora due volte). Non l’ho mai neanche lasciata senza cena. Sulla qualità dell’alimentazione ci sono ampi margini di miglioramento.
  3. Ho acquistato tutti i libri e quasi tutti i materiali che venivano chiesti in ordine sparso nei giorni successivi.
  4. Sono riuscita ad accedere al Registro Elettronico. Magari è stato un successo effimero, perché oggi non pare funzionare, ma conta comunque.
  5. Non ho ancora avuto alcuno scontro aspro sui vestiti, che le faccio preparare la sera prima. Tale preparazione è abbinata a sessioni di respirazione profonda e visualizzazioni positive da parte della sottoscritta, che mi impediscono di commentare le scelte operate, salvo poi reindirizzarle con garbo. Ieri mi sono beccata una rispostaccia anche così. Non ho sbraitato, le ho fatto notare che la risposta era fuori luogo, l’ho mandata a letto. Ho ricevuto scuse spontanee dopo un quarto d’ora. Se continuo così divento il Dalai Lama. Ma temo che non durerà.
  6. Oggi Meryem per la prima volta non mi ha dato alcuna conferma di essere arrivata a scuola sana e salva. Io mi concentro sul fatto che probabilmente ha lasciato il telefono a casa e non ho chiamato né scuola né la forza pubblica. (Update: non l’aveva lasciato a casa, l’aveva solo spento. E’ viva, è tutto ok).

Non è facile. Ma di questi tempi questa parte della mia vita è di gran lunga la più facile, felice e densa di soddisfazioni. (Il nuovo decreto sull’immigrazione va in Consiglio dei Ministri lunedì. Non credo di dover aggiungere altro).

2 pensieri riguardo “Ci vuole calma e sangue freddo”

  1. La scuola sta facendo fare orario ridotto per mancanza di insegnanti. Iniziamo bene. Non può prendere il bus per rientrare essendo di linea e dobbiamo andare a prenderlo, come gli altri genitori. L’uscita da scuola è un caos totale, un’ingorgo assurdo. Ora è ancora nella fase dell’entusiasmo, scuola secondaria, nuovi amici, nuovi insegnanti, nuove materie, vediamo quanto dura. Essendo un maschio non ho problemi sul vestiario come hai tu. In compenso trova difficoltà a prepararsi lo zaino perché non sa mai bene che libri mettere essendo divisi in più parti. Spero si svegli.

  2. Questa parte della tua vita, infatti, va bene ed è piena di scoperte e stupori, nonostante le inevitabili difficoltà e il procedere a ritmo discontinuo, pure questo inevitabile. Brava! si sente la cura e la riflessione, sane e solide, che ci metti minuto per minuto.

    lo resto è tutt’altra  materia. E non c’è da aggiungere altro. Hai ragione. r

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