Mi ricordo che me ne prendevo un piattino e poi facevo sciogliere i bastoncini bianchi sulla lingua, per godermeli uno a uno. Scioglierli in acqua, come si sarebbe dovuto fare, mi è sempre parso uno spreco.Non credo comunque che la Citrosodina la prendessi per facilitare la digestione: ne ero golosa e basta.
Oggi mi sono sorpresa a desiderarne un cucchiaino perché davvero ho faticato a ritrovare la concentrazione, dopo la pausa pranzo. Certo la digestione richiesta era più impegnativa del solito, ma sospetto che il peso maggiore mi venisse dai pensieri aggrovigliati nella mia testa. Allora mi sono ricordata di un quadretto visto al museo Pitrè di Palermo, con cui illustro il post: si vede un povero malcapitato che, durante la messa, si trova con un drappello di demoni che gli escono dalla testa. Miracolosamente e, suppongo, con un certo suo sollievo morale, ma anche fisico.
Posto che non ho Citrosodina in credenza, ne un esorcista a portata di mano, mi rassegno a un pomeriggio assolutamente ordinario. Non sarà oggi che brillerò particolarmente. E se riesco a non fare danni, è già un buon risultato.
La cosa più difficile da domare, oggi, è una domanda che non formulo. Da un lato la mia testa mi dice che dovrei farla. Ma poi, cercando di essere ragionevoli (per una volta) mi dico che è meglio non chiedere se non si è veramente disposti a sapere la risposta. Questo è uno dei più utili insegnamenti dei corsi di lettura di tarocchi che ho frequentato. E allora evito, rimugino e spero di riuscire a digerire il tutto, prima o poi. Lasciando posto ai fatti concreti e togliendone alle paturnie.
Sei sempre molto enigmatica
Anch’io mi ricordo la citrosodina …. me esiste ancora?