Viaggio in Grecia: uno sguardo d’insieme

“In Grecia senza macchina?” mi chiedevano, con minore o maggiore scetticismo quelli con cui condividevo i miei piani di viaggio. “Cioè, neanche noleggiandola? Ehm…”.

Ecco, iniziamo da qui. Un viaggio nella Grecia continentale con i mezzi pubblici si può fare, ma certamente ha delle limitazioni. Per raggiungere la meta più bella una macchina per un giorno l’abbiamo infatti affittata. In due o tre occasioni la nostra resistenza e la nostra pazienza sono state messe seriamente alla prova dalla Ktel, l’azienda di trasporti greca. Ma valeva la pena di farlo, senza dubbio alcuno. Vi dirò, certe volte non poter ottimizzare tempi e tragitti (ecco, questo in qualche caso è un eufemismo) costringe a rallentare, a fermarsi una notte in più, a godersi l’atmosfera e soffermare lo sguardo un po’ più a lungo.

La Grecia continentale, in fondo al mio cuore, era da sempre “la Grecia vera“. Senza nulla togliere alle isole amate da molti, me inclusa, quest’anno avevo voglia di un viaggio a più dimensioni, paesaggistiche, storiche e culturali. Ho avuto decisamente pane per i miei denti.

Non vi immaginate nulla di particolarmente eroico. Siamo stati in luoghi che, anche se non sono frequentatissimi da turisti italiani, erano dotati (qualcuno di più, qualcuno di meno) di comode strutture di medio/buon livello, per i nostri standard di viaggi. Ho trovato l’atmosfera generale molto accogliente e rilassante. Anche in luoghi dove c’era un’ampia offerta di attività e servizi, non mi sono mai sentita aggredita o raggirata in quanto turista.

I greci, in questa estate torrida (ma forse in generale), avevano molto a cuore l’idratazione del turista: nei ristoranti appena seduti arrivava una bottiglia di fresca acqua di rubinetto (buona e gratuita), in quasi tutti gli alberghi e AirBnB dove siamo stati siamo stati accolti dall’omaggio di bottiglie di acqua minerale. Il tour che abbiamo fatto alle Meteore includeva abbondante scorta d’acqua e i free Walking Tour a Salonicco avevano fontanelle, storiche ma funzionanti, tra le tappe.

Abbiamo visitato musei bellissimi e moderni nell’esposizione, usufruito di visite guidate godibili e interessanti (a proposito: questa è l’estate che ricorderò per il fatto che Meryem segue ormai tranquillamente una visita guidata in inglese).

Ma credo che mia figlia ricorderà questo viaggio soprattutto per le bellezze naturali: in prima posizione c’è il sorprendente fiume Acheronte, ma anche un mare straordinario, le rocce delle Meteore e il verde intenso del Pelio.

O forse nel suo cuore resterà soprattutto il cibo?

Eccovi, in sintesi, il nostro itinerario di tre settimane. 

  • Bari-Igoumenitsa. Trasferimento (in taxi, la domenica non ci sono autobus!) a Parga.
  • Tre giorni a Parga, uno dei quali impiegato per una giornata intera all’Acheronte (che merita un post a parte!).
  • Ioannina (con visita a Dodona e alle grotte di Perama)
  • Kalambaka e Meteore
  • Quattro giorni a Salonicco, uno dei quali impiegato per una gita a Vergìna
  • Tappa a Volos e trasferimento a Platanià (Pelion). Cinque giorni di mare, comprensivi di gita di un giorno a Skiathos.
  • Trasferimento a Atene.

 

 

 

1 commento su “Viaggio in Grecia: uno sguardo d’insieme”

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