È stato un Natale silenzioso. Oggi ho passato una giornata intera quasi senza parlare. Il gatto mi si butta addosso e fa le fusa. Forse avverte in me un’inquietudine che non saprei neanche definire.
Non è il momento di combattere.
C’è un versetto del Vangelo di Luca che mi colpiva fin da bambina. “Maria, da parte sua, meditava tutte queste cose, conservandole nel suo cuore”. Mi immaginavo questa ragazza seduta in disparte, con il profilo illuminato debolmente dalla luce di un fuoco che si sta spegnendo. L’attenzione, la conversazione, le risate sono altrove.
Non sono brava a meditare, ma se inizio a stare zitta è già un primo passo.
Neppure io sono bravo a meditare, e parlo molto poco. Tutti difetti con cui sono abituato a convivere.