Sul treno che mi porta a Napoli per un weekend senza altra ragione che non sprecare un biglietto gratuito del treno, rimandato a settembre e recuperato a caso in questi giorni parrebbe piovosi, lascio la parola al Tarocco, burbero amico che mi accompagna a tratti negli ultimi anni e che qualche volta qualcosa di sensato la dice (anche se io non sempre la colgo).
“Mi chiedi di descrivere questo fine settimana che ti aspetta e di darti un consiglio. Che dire? Certo è qualcosa che ti sei voluta concedere perché ti è parso giusto, spingendo più con la testa che con altro. Ma non vuol dire che sia un male, intendiamoci. Alla fine lo scopo di tutto ciò l’hai intuito la scorsa settimana: ricaricare quell’energia dei bastoni che a luglio scorso era scesa pericolosamente sotto la soglia di guardia, facendoti dire che niente, proprio niente (persone, cose, idee, progetti) ti entusiasmava. Eri proprio in riserva, giusto? Ecco, quel tre di bastoni a me pare una ripartenza, timida, ma comunque apprezzabile.
Consigli? Lasciati i programmi aperti e ricordati di non strafare con le spese, che va bene la creatività, l’entusiasmo e il fuoco del vivere, ma il tuo conto in banca sempre quello è. Divertiti, squinternata!”