Chiacchierata serale con amico siculo. Sono stata interpellata in quanto caso eclatante di studiosa a spasso, o meglio come trombata celebre (in senso accademico). Questo e altre considerazioni di questi giorni mi hanno fatto tornare in mente un pensiero. Dalla creazione garibaldina dell’associazione “Orientalisti” (www.orientalisti.net) sono passati quasi cinque anni. Certo erano altri i progetti che avevo in mente allora, se li confronto con le prospettive di oggi. Non solo dal punto di vista professionale. Se mi guardo indietro ovviamente certe mie libere decisioni mi bruciano non poco. E altrettanto (forse appena un po’ meno delle prime) mi bruciano le svolte subite, le delusioni più o meno clamorose. Forse quello che più mi fa male, adesso, è il fatto che a studiare sono brava. Di questo sono convinta ancora. Nella maggior parte delle cose di cui è fatta oggi la mia vita quotidiana (reggere una casa, fare la spesa, cucinare, smaltire lavoro d’ufficio, mantenere un aspetto decente) invece non sono brava affatto, o quanto meno non brillo particolarmente. Questo fa male al mio amor proprio, abituato ad essere coccolato a getto continuo negli anni d’oro dell’università e dintorni. Però credo che queste continue ammissioni di impotenza, di insufficienza, di bisogno dell’aiuto altrui, sulla lunga faranno di me una persona migliore. Pensiamola così, va. Direi che è meglio.
Per me sei fortissima in tutto quello che fai, per come affronti tutto, comprese le difficoltà! Per come riesci sempre a far sentire coccolate e importanti le persone che hai intorno, anche se non lo fai esplicitamente, per come sei dura e risoluta quando vorresti crollare e soprattutto perchè ogni cosa che fai, anche se ti da poche soddisfazioni, la fai benissimo, con impegno, con passione. Ti voglio bene
Dafne
Mi fai vergognare, Dafne. Ma se uno dei miei scrupoli più grandi è che sparisco per mesi, proprio con le persone a cui tengo di più! Anche io ti voglio bene. Un bacio, Chiara