Non mi era mai successo che dei ladri entrassero in casa mia. Con me dentro, per giunta. Ne avrei fatto volentieri a meno. E se è vero che sono stata fortunata e ho perso poco (pochi soldi e il cellulare di Nizam), ho guadagnato un sacco di pensieri sgradevoli: che sarebbe successo se li avessi sentiti? ci vuole così poco per entrare in casa mia? a che serve vivere dietro orrende grate di ferro se chiunque con poco sforzo le apre? Ho ancora negli occhi il contenuto del mio portafoglio rovesciato sul tappeto, la mia carta d’identità aperta sul tavolo, le scatoline vuote degli orecchini sparse per terra. Giro con il portatile – miracolosamente salvo – appresso, come se servisse a qualcosa.
Ti capisco, che brutta esperienza.
Dai, almeno è andata bene.
Un saluto, buon fine settimana,
Ale