La logistica in questi giorni è assai complicata. Bambina sul pelo della febbre, eclissamento (grazie a dio temporaneo) della solida tata, variegati e improcrastinabili appuntamenti di lavoro in luoghi improbabili della città… il tutto condito dal duiluvio universale, quello dei liocorni. Proprio lui. Quello che guardi fuori dalla finestra, vedi tutto nero e dici, ancora garrula: "Se piove così forte, smetterà presto". Dieci ore dopo ti devi ricredere. Io che sono sportiva (un po’ per temperamento, un po’ per necessità) e solitamente esco con il passeggino anche quando piove, con questo muro d’acqua ho avuto delle remore. Nizam ha già un paio di volte preso un’oretta di permesso per accompagnarci al nido.
Ieri ho goduto con vero piacere della prima zuppa di lenticchie curda della stagione. Passata fine fine con il collaudato sistema bottiglia+scolapasta, ben aromatizzata al limone e congruamente piccante, da farti colare il naso ad ogni cucchiaiata. Mancava il pane caldo, ma malauguratamente ci eravamo dimenticati il lievito. Se Nizam facesse il casalingo un po’ di più, la nostra qualità della vita avrebbe un’impennata.
non è che ci dai la ricetta di questa zuppa che sembra strepitosa???