Collepardo

Com’è andata? Benissimo. Ieri mattina siamo sbarcati a Collepardo e la Guerrigliera ha trovato la sua dimensione ideale. Ha scorrazzato qua e là per il borgo, ha mangiato un piattone di fettuccine al ragù e ha preso possesso della magione della tata. Al momento della nostra partenza mi ha precisato, preoccupata, che lei non aveva nessuna intenzione di tornare a casa. L’ho rassicurata e ho ceduto a Silvana il compito di indurla al rientro, tra un paio di giorni. Noi ce ne siamo andati, salutati con giubilo da Meryem festante. Altro che distacchi traumatici. Ho poi saputo che la sera ha assistito con soddisfazione a uno spettacolo di fuochi di artificio (probabilmente organizzato in suo onore dal sindaco) – pare che abbia commentato “Meno male che l’abbiamo visto!” – e stamattina di buon ora si apprestava a far visita alle galline che forniranno le uova fresche per il suo soggiorno principesco.
Insomma, se la spassa. E, francamente, anche io. Il rientro dalle ferie con il relativo ridimensionamento della Guerrigliera dagli spazi aperti dell’Ogliastra (con annessi viziamenti zieschi) alla grigia realtà romana era stato un po’ faticoso. Avevo bisogno di un riuntro in ufficio addolcito da un programma di evasione serale. Così è stato. Ieri, cena siciliana con compagnia di vecchi amici. Oggi, cinema all’aperto con la mia ormai rodata compagna di sventure mammesche. Domani, spero, terza e ultima uscita. Però quest’anno voglio una babysitter per garantirmi almeno il minimo sindacale dell’uscita bimensile. L’ho detto e lo farò!

3 pensieri riguardo “Collepardo”

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