Io odio il calcio

E' stata una mattinata molto impegnativa. Estenuante. Ho bisogno del vostro parere, illuminati lettori, perché istintivamente sarei portata a strangolare la mia dolce metà. Ma non anticipiamo le cose. Il risveglio è stato faticoso. Nizam è uscito all'alba per una visita medica, Meryem era di traverso, io un po' idrofoba al pensiero della festa dell'accoglienza a scuola e relativa socializzazione forzata della durata di tre ore. Mentre la Guerrigliera cincischia con la colazione, io carico la lavatrice. Sto per chiuderla, quando mi torna alla mente l'immagine di Nizam che, la sera prima, si sfila la camicia e me la porge, dicendo: "Tieni". No, niente di sexy, cara Giuliana. Tuttavia il gesto, a pensarci bene, era un po' enigmatico. Io l'ho interpretato come: "Tieni (la mia camicia zozza, tesoro, e mettila al lavare al più presto affinché io possa indossarla di nuovo, visto che ci tengo molto, avendomela donata tu)". Quindi, con affettuoso gesto, ho infilato nel cestello anche la camicia in questione.
Mentre sono a scuola, travolta da un parapiglia di frugoletti urlanti e genitori abbronzati, mi chiama Nizam. "Dove cavolo hai messo la mia camicia? Stamattina non l'ho trovata da nessuna parte". "A lavare, tesoro", cinguetto io, sicuro che lui apprezzerà il mio insolito zelo casalingo. Silenzio di tomba. Parolacce in turco. Altro silenzio. "Amore? Ci sei ancora?". "1.400 euro". "Eeeeh?". "1.400 euro. Nella tasca. Non l'hai svuotata?". "Ma credevo l'avessi fatto tu. Me l'avevi data in mano…". "Vabbè. Argh. Uff. Parolaccia turca. Ciao". Io, vinto l'impulso di svenire sul colpo, mi consulto e cerco solidarietà da chi conosco. Il padre del fidanzato di Meryem (praticamente mio genero) mi assicura che se si tratta di banconote non devo disperare. Basta stenderle alla Totò e c'è speranza di salvarle. Finito il festino, mi precipito a casa. Apro cautamente la lavatrice, individuo la camicia. Che non contiene, ahimè, banconote, ma una poltiglia biancastra informe. Comincio a intuire. Lo chiamo per conferma. Mi monta prima lo sconforto e poi la furia omicida. Trattavasi di schedina del calcio scommesse. Stanotte ha giocato una delle squadre su cui aveva scommesso e il suo pronostico (insieme a vari altri precedenti) si era rivelato azzeccato. Pur tuttavia, mancano ancora due partite. Potrebbe (o, viste le condizioni della schedina, avrebbe potuto) vincere 1.400 euro. Ma anche no. Magari le altre due squadre su cui ha puntato perdono e la schedina non varrà più nulla. Anzi, sapete che vi dico? Gufate tutti con me. Gr Furth, Galatasaray: nulla di personale, eh? Ma vedete almeno di pareggiare, per la salute del nostro fegato e del nostro rapporto di coppia.

5 pensieri riguardo “Io odio il calcio”

  1. Quante volte ti ho già detto di quando sarò imperatore di questo paese?
    La prima istituzione a saltare, quella su cui è fondata la Repubblica Italiana (la quale repubblica non esisterà più, of course: imperatore ho detto!) sarà il CALCIO. Il maledetto, maledettissimo calcio.
    E, per la cronaca, il padre del fidanzato di Meryem NON è tuo genero ma il tuo CONSUOCERO. Tuo genero è il fidanzato medesimo …
    Alle solite siamo: facciamo gli antropologi con le relazioni  parentali presso gli Ajoreo del Paraguay o gli hurriti, e poi ci mancano i rudimenti!!!!

  2. ..e questo conferma la validità della mia teoria: ai maschietti conviventi (anche quelli conviventi a singhiozzo)  va insegnato il metodo " salto del panno attraverso il cerchio di fuoco fino al secchio degli sporchi".
    Se lorsignori imparano che i propri capi di vestiario sono loro esclusiva pertinenza gli si apre un mondo magico fatto di mutandazze, calzini semisvenuti e, appunto, tasche svuotate..
    Comunque consolati:  ho ridotto nello stesso stato della schedina il libretto di circolazione di un motorino di un non meglio precisato amico che era stato infilato senza preavviso nel mio zainetto di nylon da palestra lercio.

    Adesso non mi affidano manco il bustone dell'umido, tiè!!

  3. @Pietro. Il provvedimento dovrebbe essere planetario, visto il raggio geografico delle scommesse di Nizam. Dovrai essere imperatore illuminato di un vasto, vastissimo impero. E sul genero che dire? hai ragione. Ci ho pensato in autobus, dopo aver pubblicato il post, ma era troppo tardi per correggere. E ora che hai commentato, deve restare così. Non posso privare di dignità cotanto commento 🙂

  4. Cuginaaaaaaaaa, ti voglio bene! Con questo racconto non mi fai sentire sola!! La mia dolce metà sta trafficando con il bicarbonato in lavatrice: vuoi sapere perché???è un film che mi sembra tu abbia già visto!!! Stendiamo un velo pietoso! Evviva le cugine scomponibili!! Miss you! Yeni Sarah

    Viva l'Olimpiakos, non c'entra niente, ma va bene così!

  5. gesùgiuseppemaria questa sono io, che non svuoto mai le tasche e faccio sempre casino!!
    gufo gufo gufo
    anche perché io di calcio non ne voglio sentir parlare darei invece tutto per essere in nuova zelanda a vedermi i mondiali di rugby!!

    gufo gufo gufo..
    silvietta 😉

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