Sento che in questo post mi lancerò in confidenze di cui potrei pentirmi. Ma ormai la mia vita, per voi sparuti lettori, è un libro aperto. Dunque non mi censurerò e vi metterò a parte di quanto ho appreso, con somma sorpresa, oggi intorno alle quattro del mattino. Perché ogni momento, anche il più inatteso, può aprire la strada alla saggezza.
La parte più imbarazzante in realtà è la premessa. Da circa 6 anni, 6 anni e mezzo, io e Nizam dormiamo su un letto rotto. Prima si è staccata una zampa, poi l’altra. Purtroppo ciò non l’ha reso un futon, perché la testiera di legno, tutta di un pezzo, è rimasta alla stessa altezza. Cambiarlo? Quando mai. L’equilibrio è una virtù innata, da esercitare con pratica quotidiana. Basta sapere che non ti puoi mai sedere su un capo del letto per rispondere al telefono o per allacciarti le scarpe. Basta sapere che per infilarsi sotto le coperte bisogna fare un movimento cauto e graduale di strisciamento. Basta sapere che mai, neanche quando la sveglia trilla, bisogna alzarsi di scatto. In genere queste precauzioni (e altre che immaginerete da soli) sono sufficienti.
Stanotte no. Per qualche moto tellurico non registrato da sismografo (no, maliziosi, lo so cosa state pensando: nulla di tutto ciò che immaginate) di punto in bianco il letto è crollato rovinosamente. “Su, dài, rimettilo su”, bofonchio io. L’operazione mi viene infatti difficile anche da sveglia e richiede forza fisica, pazienza e coordinazione. “Mmmm”, replica il kebabbaro. Insisto. “Credimi, così è meglio”, se ne esce lui improvvisamente risoluto. E per dimostrarmelo, si sdraia a testa in giù sul letto ormai inclinato a 35% e si riaddormenta. Meglio per chi? Forse per una coppia di opossum. Per un attimo mi sfiora l’idea di mettermi al rovescio anche io (non si dice forse che dormire con le gambe sollevate fa bene alla circolazione?). Ma poi saggiamente rinuncio e dormo scomoda, ma in posizione vagamente umana.
Meryem stamattina mi guardava perplessa. “Ma è normale che papà abbia la faccia viola?”. Proprio normale no, ma speriamo che non sia letale. E comunque è meglio.
uau, e pensavo di essere io la regina del procrastinare!!
Una bella nottata….prendi 2 spessori in legno ,cemento, e risolvi…
Che dici Chiara, faccio un post su unacasanonacaso ???
In questa giornata difficile e grigia, una risata di cuore. grazie 😉
mio marito approverebbe e se Nizam avesse bisogno di qualche teoria imbecille per non aggiustarlo mai più o per non volerne montare uno nuovo li mettiamo in contatto.
Questo post mi fa venire in mente una cosa: ” ma il contest di genitori crescono l’hai vinto tu vero???”.
Non credo che fosse una gara… Ma direi che avrei avuto i numeri per vincerla, se lo fosse stata!
ma come no, era un contest….