Non è successo niente di preciso o di nuovo, ma oggi, leggendo per caso dei versi molto amari di Emily Dickinson, ho sentito che davvero, per usare un’espressione suggerita dalla mia amica Giorgia, “mi sono cadute delle persone dal cuore”. Premettiamo che nessuna aveva con me chissà che rapporto: erano più promesse di rapporti futuri, previsioni, forse piccoli investimenti. E invece oggi mi sono detta, con onestà, che con ogni probabilità erano previsioni sbagliate.
Nessun dolore lancinante, ci mancherebbe. Sarebbe fuori luogo. Ma sono stanca e un po’ delusa. Se guardo indietro, come l’eremita dei tarocchi, vedo troppo poco amore, tempi sbagliati, fraintendimenti. Sarà il Blue Monday? Con la testa so che questi 50 anni sono stati pieni di bellezza e che niente impedirà che ce ne sia ancora in futuro. È solo che oggi proprio non la vedo.
In questi casi bisogna aver pazienza, mettere un piede davanti all’altro, e percorrere in apnea un altro tratto di strada. Sulla fiducia. Tenere il timone saldo, mi scriveva ieri un amico. Non so, la prospettiva di essere io a fare la rotta in questo momento mi spaventa. Preferirei di gran lunga essere passeggero, potermi affidare, almeno per un po’. Ma essendo sola a bordo (e forse questo, in fondo, vale per tutti comunque) immagino di non avere altra scelta.
Già l’immagine di una barca con un timore è più rassicurante di quella della tavola da surf, che un altro amico usava in una chiacchierata qualche tempo fa. Almeno ogni tanto si può star seduti.
Concordo pienamente per me è stato un anno umanamente deludente!