"Mamma, oggi ho da fare tante cose da fare", mi annuncia Meryem tornando a casa. "Che ne dici di disegnare?", attacca poi. Questo "che ne dici" non so dove l’abbia preso, ma mi fa impazzire. L’altro giorno eravamo al supermercato, uno dei pochi luoghi in cui (a differenza di altre madri) mi sento relativamente tranquilla. Si concentra a trainare il carrellino (tutti mi guardano male, ma lei sa farlo e soprattutto vuole farlo), poi mi passa le cose da mettere sul nastro della cassa, rimette a posto il carrellino. Ma l’altro giorno, girando un angolo, mi fa: "Mamma, che ne dici di questi biscotti con le stelline?". E punta i Pan di Stelle in offerta. Non potevo non cedere a una richiesta formulata con tanta proprietà, non vi pare?
certo che no! l' ha formulata troppo bene per non accontentarla!ciao,paolap.s. si', il mio compagno e' sempre in turchia e india. e io sono stata con lui in india a dicembre/gennaio. un' esperienza che mi ha letteralmente sconvolto la vita.per le letture indiane, io ho preso qualcosa li' di carino e poco impegnativo … ( se vuoi ti passo i titoli, qualcosa si trova anche qui – oppure tri spedisco qualcosa, se leggi in inglese )poi, per andare sul sicuro, ma tragico: "la citta' della gioia" …e per andare sul sicurissimo ( visto che per me e' un capolavoro che avrei voluto e dovuto leggere da tempo ): " IL DIO DELLE PICCOLE COSE" di arundhati roy. meraviglioso. lei ora non scrive piu' perche' si occupa di politica e di varie cause a sostegno della popolazione indiana.ariciao, paola
Questa fa il paio con l'aneddoto raccontato da un'amica anni fa: il bambino (tre anni) la guarda con gli occhi dolci e le dice:" Mamma, mi compri il giocattolo di cui abbiamo parlato ieri?"P.