Ci sono e ci saranno sempre quei giorni in cui sei al minimo sindacale di genitore e magari un pochino sotto. I giorni in cui di alzarti dal letto non hai nessuna voglia. E men che meno di essere creativa per riempire di meraviglia la giornata chiusi in casa. I giorni in cui a pranzo le prepari avanzi che non le piacciono (e integri di formaggini e yogurth) e a sera le fai due wurstel. I giorni in cui i dvd e anche la televisione sono tuoi amici, anche se non ti piace ammetterlo. I giorni in cui anche i soliti capricci ti fanno più rabbia del solito. I giorni in cui tua figlia, con favoloso tempismo, ti dirà che lei una mamma e un papà non ce li ha perché io me ne vado sempre. Io.
Però anche in quei giorni poi lei alza gli occhietti aggrottati e ti sorride. Il che non fa di te una persona meno scoglionata e arrabbiata. Ma ti ricorda che comunque, anche in quei giorni, nessuno scoglionamento o frustrazione è pienamente paragonabile a quelli vissuti prima del suo avvento. E allora sospiri e ti finisci i wurstel che ha lasciato nel piatto. Anche se sono le sei e mezzo e vorresti, al limite, un aperitivo. Ma poi pensi pure che forse non lo vorresti nemmeno, un aperitivo. Lo pensi solo perché ti suona così. Per recriminare.
Si. Su tutto
Si. Su tutto e con favoloso tempismo.
si. anche qui. la giornata qui è terminata con un “da adesso in poi mamma farà solo il minimo sindacale”. domani è un altro giorno, anche se questo è il mio film. ciao
E già è proprio così. Forse c’è una congiuntura astrale, un allineamento di qualche pianeta ma anche qui la giornata è stata decisamente “down”. Per fortuna oggi è domenica e c’è Paolo, hanno fatto famiglia loro perchè in quanto a me, oggi sono rimasta isolata, come un telefono privo di segnale…ci faccio un bel sonno, c’era qualcuno che diceva che dormirci sopra a volte produce di più che troppo cervelloticare.