Oggi la nostra lista ci ha riservato due attività: giochi vari (Yatzee, backgammon e mezza partita di Monopoli) e serata cinema. Per l’occasione abbiamo fatto i popcorn e ci siamo concesse Pringles e Coca Cola.
Avevamo convenuto di vedere un classico: Colazione da Tiffany. E così è stato. Premetto che anche io me lo ricordavo meglio. Peraltro davvero non ricordavo il lieto fine (forse perché nel romanzo non c’è e la mia lettura è più recente della visione). Ma certamente non mi aspettavo da mia figlia tanta indignazione.
“È il film peggiore che abbia mai visto. È offensivo!”. Perché? “Perché lei siccome è bella fa la stupida e lui si crede superiore a lei. Ecco, lo senti? Ha detto proprio ‘mi appartieni’!”. Io ho provato senza convinzione a perorare la causa del romanticismo, ma la mia millennial mi ha stroncato: “E che romanticismo sarebbe? Ti sembra che lui la consideri al suo stesso livello? Ma dài. Piuttosto che stare con uno così, meglio niente”.
Non saprei onestamente darle del tutto torto. Affascinante quanto si vuole, l’eterea Audrey, ma non si può esattamente considerare un esempio di empowement femminile.
Se penso a quanto ho sospirato da ragazza su questo film… “Ma nel senso che avresti voluto essere lei?”. Chiede mia figlia, sinceramente sbigottita. Beh, il tubino nero, l’innata eleganza, lo charme, le paturnie… Suvvia, certo. “Con tutto il rispetto, mamma, non mi meraviglia che tu oggi stia messa così”. Così come? No, non lo chiedo. Cerco piuttosto di chiudere con una nota di ottimismo: Figlia, sono ragionevolmente certa che nella vita sarai più felice di me. “Oddio, non è che ci voglia molto”. Non avevo chiesto, però, non è giusto.
Nello stesso anno di Colazione da Tiffany uscì anche quest’altro film (nettamente più bello): https://wwayne.wordpress.com/2019/06/01/in-viaggio-verso-te/. L’hai visto?
È un film cult che mette in evidenza i comportamenti di quell’epoca. Oggi siamo diverse?
I figli so’ piezz’ e core. A volte pure un po’ piezz’ e ‘mm…
Credo che la società sia cambiata (e meno male) e la sensibilità femminile anche. Ho rivisto pochi giorni fa un film di Franck Capra e, più o meno, la trama è la stessa (“It Happened One Night”). La bella (e pure ricca) che trova l’amore. Punto. Sì, punto. Nessun altro sostrato psicologico, sociale, economico. Forse, da piccola (non ricordo di averlo visto, allora), mi sarebbe piaciuto, ma ora no. Il mio primo pensiero è stato che non ci poteva accontentare di questo tipo di femminilità e di vita! Quindi, forse, tu avevi una visione “romantica” dell’amore e della vita allora, ma non ora. E, anche se fosse, ovvero, anche se il film ti è piaciuto anche adesso, senza “se” e senza “ma”, cosa ci sarebbe di male a sognare di non fare nulla … Tua figlia ha solo un bel carattere e una grande maturità. E sei tu che l’hai cresciuta così. Dovresti esserne fiera! Anche se io, al posto tuo, avrei forse approfondito il suo commento …La visione dei film in compagnia serve anche a scambiare i propri punti di vista. Infine, conosco la tua vita solo a distanza, ma mi sembra che tu sia un ottimo esempio di donna forte e meravigliosamente ancorata nel suo tempo. Un abbraccio, Laura
In effetti è stata una splendida occasione di chiacchierare fino a mezzanotte di molte cose.