Il blogger navigato si riconosce dall’autocontrollo. Stavo per scrivere un post talmente grondante banalità e autocommiserazione che avrebbe probabilmente fatto scattare l’antignolla di cui tutti i browser sono dotati, con il risultato di disconnettere da internet all’istante tutti i miei pochi lettori. Dunque vi darò prova di grande responsabilità, ripiegando su un post di servizio mammesco, che fa sempre brodo.
Oggi parliamo di teatro e, in particolare, di Teatro Verde. Abbiamo la fortuna di averlo molto vicino casa e, già dall’anno scorso, io e Meryem abbiamo assistito a svariate rappresentazioni. Quest’anno abbiamo optato per la formula dell’abbonamento (5 spettacoli a 40 euro anziché 50): in realtà alla fine abbiamo usato solo 4 ingressi, ma siamo riusciti facilmente a rivendere a un altro padre in fila l’ingresso mancante, cosicché siamo rientrati della spesa. L’abbonamento dà diritto alla prenotazione telefonica del posto, con la possibilità di non arrivare con mezzora d’anticipo. Lo spettacolo è alle 17 e, la domenica, anche alle 11. Va segnalato che un’ora prima gli attori del teatro a turno intrattengono i bambini con una lettura a voce alta di libri, molto ben fatta. Tra l’altro al teatro c’è una biblioteca, aperta il sabato e la domenica dalle 11 alle 16.
Il Teatro Verde organizza anche cicli di spettacoli gratuiti (solitamente con burattini) qua e là per la città, di domenica mattina: noi siamo andati a quelli a Villa Pamphili, vicino al Vivibistrò (ripresi anche quest’anno) e a quelli invernali presso il teatro della Parrocchia di S. Pancrazio. Le sere d’estate ci sono le rassegne a Villa Pamphili del teatro dei ragazzi (sempre ingresso gratuito), vicino alla Casa dei Teatri.
Ciò detto, vorrei menzionarvi i tre spettacoli più belli che abbiamo visto in questi due anni. Due fanno parte del repertorio storico del Teatro Verde, uno invece è della compagnia il Baule Volante. Giusto qualche commentino e l’apposito link, in modo che semmai potete approfittarne anche voi. In ordine di gradimento.
Scope, stregoni e magiche pozioni. Che dire? Un gioiellino. Avvincente, ironico, coinvolgente, bellissimo anche esteticamente, pieno di trovate sceniche e di idee non ovvie. Musiche molto graziose. Vi segnalo che è anche un libro/copione con CD, un regalo perfetto.
Il sogno di tartaruga. Pluripremiato, assolutamente a ragione. Un’esperienza magica, un pezzo di bravura, nonché uno dei (rari) casi in cui l’intercultura non sa di artificioso, neanche minimamente. Non trascurabile l’aspetto musicale e la possibilità di visionare da vicino gli strumenti, dopo lo spettacolo.
I cavalieri della favola gioconda. Il marchio di fabbrica si riconosce. Coinvolgente, intelligente, spiritoso e con un bel messaggio, pensato e azzeccato. Anch’esso è un’audiofavola e anche in questo caso le canzoni sono all’altezza.
Sono stata brava? Nemmeno una lagna. E sì che avrei un potenziale in grado di fare secco da sola un drago volante…
P.S. No, non è un post sponsorizzato. Magari. Però è il secondo anno che io e Meryem partecipiamo fedelmente alla giuria dei bambini, compilando le schede gialle di gradimento alla fine di ciascuno spettacolo. Chissà che un giorno la mitica borsa di studio da 500 euro messa in palio ogni anno non tocchi a noi…
Io gli segnalerei questo post, vuoi che non vi mandino almeno un biglietto omaggio per il prossimo spettacolo? Eddai.
Noi anche adoriamo il teatro verde e i tre spettacoli da te citati li abbiamo visti tutti naturalmente.Un giorno ci incontreremo perchè capita spesso che nomini posti da noi frequentati :-).
Concordo con Mammamsterdam di far legger loro questo post ne saranno felici. Io questo inverno ho scritto di una spettacolo visto al “vascello” e l’ho pubblicato sulla loro pagina fb. Ne sono stati contenti mi hanno ringraziato, hanno appeso la mia recensione in teatro e mi hanno offerto un biglietto ad 1euro. Piccole soddisfazioni e gesti che strappano un sorriso.
Mi sa che hai “venduto” i tuoi due abbonamenti a mio marito 🙂 E’ stato sabato pomeriggio, 5 maggio a “Scope, stregoni…”? Un saluto!
Non ci credo! Sì, doveva essere proprio lui. Gentilissimo. E gli devo anche un euro, se non erro.
🙂 Allora è proprio lui. Ne ho usufruito io con mia figlia il giorno seguente. In ogni caso abbiamo speso meno di quando presentiamo anche la Bibliocard! Magari ci incontriamo domenica prossima a Villa Pamphili…
Se non piove ci dovremmo essere. Tuo marito lo riconosco…
Perfetto, a domani speriamo…