Domani Meryem avrà una delusione. La prima lezione di nuoto, che aspettava con ansia da due settimane, è stata cancellata. E' andata a letto convinta che, quando si sveglierà, si preparerà per andare in piscina. E invece le dirò che non sarà così. Non è una tragedia, chiaramente. Eppure questa è forse la prima volta che sono qui ad aspettare il momento in cui mia figlia avrà un dispiacere e io non posso fare niente per evitarlo. La cosa buffa è che ho passato una irragionevole quantità di tempo a cercare di conciliare questa maledetta lezione con un altro piacevole impegno, a cui (magari sbagliando) sarei anche stata disposta a rinuncare per evitare ciò che adesso è inevitabile, per cause di forza maggiore. Mi sento in difficoltà, eppure mi dico che è normale avere piccole delusioni come questa. Che non devo averne così paura, perché sono una occasione di crescita. Più facile a dirsi che a farsi, però. E magari è solo una costruzione mentale mia, magari lei se ne farà una ragione senza difficoltà e io mi sentirò ancora più scema di quanto mi stia sentendo in questo momento. Si accettano scommesse.
Com'è andata stamattina?
Benissimo, in realtà…