Non si può essere esperti di tutto, no? E allora ve lo confesso: io e la poesia ci frequentiamo poco. Ho le mie fisse, intendiamoci: ma i poeti che amo (Kavafis, Foscolo, Laeh Goldberg, per citare i primi che mi vengono in mente) sono morti e dunque non tengono blog. Il mio problema con la poesia è che riesco ad accedervi solo con grande fatica e devo essere aiutata e sostenuta da una sorta di accompagnamento e incoraggiamento emotivo. Leggere e basta non mi è sufficiente. Stavo dunque per abbandonare questa tappa della caccia al tesoro, quando mi è venuta in mente una scappatoia più che onorevole – che implica anche una confessione (peraltro del tutto superflua, ma tant’è).
Sia pur per breve tempo, sono stata fidanzata con un colto e sofisticato poeta spagnolo. Studioso di antichità orientali, come me, ma con interessi letterari e artistici a ben più ampio spettro. All’epoca trovavo le sue poesie un po’ troppo sofisticate, ma mi pare che con il tempo si sia liberato di quelle piccole pedanterie che appesantivano i suoi componimenti. Dico “mi pare” soprattutto perché probabilmente mi perdo qualche sfumatura: salvo qualche eccezione in inglese, la sua lingua è lo spagnolo.
Veniamo alla scheda.
Come si chiama il blog: Sed victa Catonis (da una citazione latina di Lucano: “La causa vincitrice piacque agli dei, ma quella sconfitta a Catone“)
Qual è il link del blog: http://seduictacatoni.blogspot.it
Perché vale la pena di leggerlo: Per le atmosfere e le suggestioni insolite, tra Mesopotamia e ebraismo, tra cultura classica e la metropolitana di Madrid.
Qual è il vostro verso preferito: di questo blog, forse, questo “Decir adiós no es fácil aunque pongas /las letras en el orden necesario”. Ma ricordo una poesia che mi piacque all’epoca, intitolata Finisterrae. Peccato che non c’è.
Come lo avete scoperto: ripescato l’ex su Facebook, ho finito per incrociare anche il blog….
Qual è il link dei feed RSS: mmmmm…. (vale il solito: li troverete voi prima di me).
Cioè, tu non solo hai praticato infinite discipline oscure e a me impenetrabili, ma pure un numero finito di fidanzati praticanti tali discipline. Inutile Peri, mi inchino al tuo cospetto, gnaaa pozzo fà. Adesso vado a leggermi il blog, tanto se sono riuscita a leggere il Quinteto de Buenos Aires, cosa vuoi che mi faccia un blog (la poesia mi stronca quanto le arti figurative, sappilo)