In una grande tragedia spesso, travolti dai numeri, si perdono di vista le persone. Oggi,come vi raccontavo nel post precedente, tra i vari pensieri mi venivano in mente i bambini siriani che non vedono l’ora di tornare a scuola, nonostante tutte le mille difficoltà. Ho visto qualcuno dei loro volti sulla pagina Facebook del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati. Ho letto articoli come questo sul sito del JRS, che lasciano intuire quanto questi bambini (ma anche i loro genitori) debbano sentirsi soli e isolati in questo momento.
Di solito mi limito, saggiamente, a consigliarvi di sostenere questa situazione con il pensiero, con le parole e, chi può, con un contributo economico. Ma oggi ho pensato che sarebbe bello che a questi bambini, che ce la stanno mettendo tutta per ritrovare la normalità, arrivasse anche un segno di amicizia da parte dei loro coetanei. Mia figlia e molti bambini amano disegnare e scrivere bigliettini. Quindi ho pensato che potremmo chiedere ai piccoli di casa di disegnare per un potenziale amichetto in Siria, per mostrare la nostra solidarietà e il nostro incoraggiamento.
Onestamente, non ho idea di come fare arrivare i disegni agli interessati. Devo chiedere ai miei colleghi dell’ufficio internazionale. Alla peggio li scannerizzeremo e invieremo per mail. Ma sono certa che un modo si troverà.
Quindi, chi vuole partecipare, mi mandi il suo disegno/biglietto. As simple as that. Poi capirò cosa farne e ve ne informerò, ovviamente.
Chiara Peri, Fondazione Centro Astalli, via del Collegio Romano 1, 00186 Roma.
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