Maggio è iniziato a un ritmo insostenibile. Da un lato torna buono, perché essere travolta e con il fiatone mi aiuta a non pensare alla mia insoddisfazione cronica. Ciò nonostante giusto ieri meditavo di aprire un secondo blog. Poi mi sono guardata negli occhi da sola e io e me stessa ci siamo sbellicate dalle risate. Mi ci manca solo questo. (Dite che sono un filino scissa? Questo è nulla, credetemi sulla fiducia).
Stamattina pensavo che più che la lista delle cose da fare dovrei mettermi in bella vista sulla scrivania quella delle cose già fatte. Non migliorerebbe la mia produttività, ma forse mi aiuterebbe a superare lo sconforto cosmico che mi assale ogni volta che guardo il calendario, o anche semplicemente l’orologio.
Non posso esimermi dal comunicarvi un importante obiettivo centrato: sono stato presente al primo saggio dell’anno. Lo so, lo so, è solo l’inizio. Ma da qualche parte si deve pure cominciare. Ok, baci a tutti, ora devo scappare.
Il saggio è un buon inizio, per l’insoddisfazione cronica invece non ho rimedi, ma cerchiamo di lavorarci sopra.
Buona serata.
Anna
La lista delle cose fatte è geniale, comincio pure io. Fa meglio dello yoga e dell’ analista secondo me.