Il tassista e Monica Bellucci

Oggi sono saltata su un taxi, per arrivare in tempo a un incontro di lavoro a cui tenevo molto e di cui certamente vi parlerò in un post a parte. Ma i tassisti romani non mi deludono mai. Questo era l’uomo più stressato del mondo. Parlava a macchinetta con me, ma credo che abbia continuato il discorso parlando da solo, quando sono scesa alla mia destinazione. Dovete capirlo: aveva attaccato alle 5:30, in una giornata di pioggia. Era stato sulla Tiburtina, sulla Nomentana, in mezzo a muraglie compatte di traffico. Ed era ansioso di condividere con me il suo punto di vista, quello di un uomo che ha viaggiato. “In altre città d’Europa, a Monaco, a Londra, a Parigi, c’è un orario in cui il traffico cala perché la gente è in ufficio. A lavorare. Io mi chiedo: ma ‘ndo va tutta ‘sta gente sulla Nomentana alle 10:30 del mattino?”.

“Guardi, mi dia retta: Roma e Napoli per guidare sono le città peggiori del mondo. E Napoli, in confronto a Roma, almeno è piccola, sta tutta lì. Signo’, noi ci lamentiamo, ma stiamo da Dio [il tassista in questione è mio vicino di casa e si riferisce al nostro quartiere]. Pensi a vivere sulla Tiburtina. Sulla Nomentana. Sulla Cassia!!! La Cassia… fanno tanto in fighi, ma non ha idea che inferno di traffico può diventare”.

Io ho tentato di difendere la mia città, che certo, non sarà la più vivibile del mondo, ma cavoli se è bella. Capitemi, mi ero appena affacciata dalla terrazza della sede di Civiltà Cattolica, sopra piazza di Spagna: in assoluto il panorama più stupefacente di Roma che io abbia mai visto. Insomma, l’ho detto anche altre volte: a Roma, forse sbagliando, noi romani perdoniamo molto. Qui il tassista mi ha sorpreso, regalandomi una metafora efficacissima, che vado a condividere con voi (oltre a una ricetta infallibile per il mal di testa: caffè espresso amaro con due gocce di limone, per la cronaca).

“Roma è come una bella donna. Tipo Monica Bellucci, per intenderci. Metti che tu la porti a cena e tutti di guardano a bocca aperta: cavoli, stai a cena con Monica Bellucci! Ti senti un grande. Poi, a un certo punto, quella apre bocca e si mette a dire una sfilza di parolacce. E tu vorresti sprofondare sotto terra. Ecco, Roma è così”.

Non avrei saputo dirlo meglio, specialmente alla vigilia di queste elezioni amministrative.

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