Non avrei mai usato una parola così nel marzo del 2000. Se l’avessi dovuta tradurre, avrei controllato sul vocabolario. La mia vita, allora, era diversa. Se la guardo con gli occhi di oggi, potevo ancora evitare gli errori più grossi. Ma i miei orizzonti, che credevo tanto vasti nell’arroganza della mia relativa gioventù, erano ridicolmente ristretti.
Ho pianto, nel marzo del 2000, in una piccola filiale della Cariverona. Mi pareva di essermi messa da sola un cappio al collo, di aver ipotecato la mia libertà. Facevo bene, ad essere angosciata. Iniziavo un cammino davvero duro. Challenging, se devo usare un’altra parola imparata molto più tardi.
Avevo le lacrime agli occhi anche oggi, allo sportello di un’altra filiale di una banca che in questi 14 anni ha cambiato nome e proprietà. Terminavo un percorso più lungo di qualunque relazione sentimentale che io abbia mai avuto. La lista mentale dei ringraziamenti onestamente non è lunghissima, ma è sentita.
Oggi, festa di S. Ignazio 2014, ho finito di pagare il mutuo sulla mia casa.
Achievement
