San Valentino

“Che programmi hai per San Valentino?” La domanda mi fa sorridere. Mi riporta ai molti anni in cui ho provato ad averne. Da ragazza non avevo fidanzati. Poi, quando ne ho avuti, erano della categoria che per carità, queste feste commerciali non ci avranno. Con il curdo ci ha provato una volta lui, proprio all’inizio, comprando un improbabile quanto minuscolo completino da Intimissimi, e una volta io, apparecchiando una cena di tre portate che è risultata quasi altrettanto forzata e fuori luogo.

Oggi, quando mi è arrivata questa domanda, là per là mi è venuto da ridere. Per una zitella un po’ attempata, San Valentino non ha nessun senso. Dovrei aver deposto ogni velleità. Probabilmente l’ho fatto.

Eppure. Mi piacerebbe lo stesso pensare in che modo mi farebbe felice la mia anima gemella, se esistesse. Forse mi porterebbe a teatro, la sera prima, e poi a mezzanotte stapperebbe una bottiglia di Ribolla gialla su un terrazzo segreto con una vista pazzesca su Roma, tipo l’osservatorio astronomico sul tetto di S.Ignazio. O si farebbe trovare sotto casa mia la mattina prestissimo e mi porterebbe a fare colazione in un posto speciale, che non conosco ancora (e che mi consenta di essere in ufficio entro le 9, in tempo per la supervisione dell’equipe di Monza).

Ogni tanto, nella giornata, mi manderebbe un messaggio. Divertente, ironico, romantico, dolce. Forse la mattina, a colazione, condividerebbe con me una playlist con le canzoni che mi fanno stare bene, perché lui saprebbe quali sono, incluse quelle più insospettabili. Poi mi verrebbe a prendere a San Lorenzo dopo la lezione, portando uno spuntino pensato per me: un panino con un formaggio speciale, delle microarancine, oppure del pane indiano ripieno caldo.

Rideremmo, tornando a casa, di quanto sia sdolcinato, alla nostra età festeggiare San Valentino. E ugualmente, o forse per questo, gli sarei grata perché ha esaudito un desiderio che magari è fuori tempo massimo, ma che lascia entrare ancora oggi una sorta di spiffero freddo nel mio cuore. Niente di grave, ma non ci vuole molto a chiudere quella fessura. E poi si sta più caldi, più comodi, più tranquilli.

1 commento su “San Valentino”

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