Nonna Belarda in cyclette

Oggi ho fatto il grande passo. Ho debuttato nella mia palestra di viale Trastevere. Ho rimediato una tuta grigia dell'anteguerra, una maglietta di Snoopy, delle scarpe in qualche modo sopravvissute a eroiche gesta (o almeno questo è il loro aspetto) e dei calzini accattati al volo al supermercato. Tanto, che ti frega? mi avevano rassicurato tutti. In palestra mica ci vai a farti guardare. Ci mancherebbe pure. Così abbigliata, capello incolto e scolorito dal tempo e dal mare, avanzo nella sala macchine con l'entusiasmo di Maria Antonietta al patibolo. "L'istruttore è quel ragazzo con la maglietta grigia lì in fondo", cinguetta la fanciulla alla reception. "Lo vedi? Quello che sta parlando con Stefano Accorsi". Eccheccaspita. Manco ho cominciato e già mi trovo il vip in sala. Ma quello non vive a Parigi con Letitia o come si chiama lei? Che diamine ci fa nella sala dove mi appresto a fare una delle peggiori figure della mia vita? Mi guardo bene dall'avvicinarmi e la ragazza, impietosita, va di persona a attirare l'attenzione del figaccione dall'occhio ceruleo. Quello mi squadra, mi inquadra con una certa facilità e mi avvia sorridente a un programma di allenamento di complessivi 50 minuti che penso avrebbe fatto con una certa disinvoltura anche mia madre: 20 minuti di passeggiata in cyclette, 20 minuti di passeggiata sul tapis roulant e 10 minuti di una sorta di pedalata con le braccia. Le macchine registrano fedelmente le calorie bruciate e posso stare tranquilla: questa sera potrò mangiare senza rimorsi un pacchetto di crackers integrali. 
Scherzi a parte, temevo di non essere in grado di fare neanche questo. Ci sarà tempo per perfezionarsi. Intanto mi accontento della mia scialba prestazione. Però la prossima volta mi porto un libro, che 20 minuti in cyclette sono troppo, troppo noiosi. Comunque no, sebbene avessi appresso la Canon, non ho immortalato l'attore belloccio in calzoncino della tuta a mezza gamba che si allenava. Anche perché più che altro mi è parso che chiacchierasse del più e del meno. E, vi dirò, è anche un po' bassino. 

2 pensieri riguardo “Nonna Belarda in cyclette”

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